la Collezione

Il piacere della ricerca, ovvero l’arte di collezionare

E’ di uso comune immaginare, secondo vecchi schemi tradizionali, la figura del filatelico come lo ha raffigurato il pittore Sciltian in un famoso quadro, ricurvo su di un album ingiallito, intento a scrutare con lente gigante i suoi coloratissimi tesori, ovvero i suoi amati francobolli. Chi invece oggi sa di filatelia conosce bene “tutto ciò che fa mercato”. “Investire e consumare” sono verbi che seguono una precisa regola universale.
Nell’era delle immagini, per stimolare la fantasia dei collezionisti e rendere più chiaro il concetto di “ collezionare”, mi piacque molto ricercare un insieme di corrispondenze che rendessero più interessante la storia della posta di un tempo ed illustrarne di volta in volta gli infiniti e preziosi aspetti.

Un esempio di come un tempo le grandi case dinastiche di filatelici importanti, dediti ai commerci e all’editoria, non trascurassero le basi per iniziare al collezionismo corretto neofiti ed appassionati, è il piccolo catalogo intitolato FRANCOBOLLI PER COLLEZIONE, prezzo corrente n. 21 dell’anno 1924 (che oggi in gergo chiamiamo listino), edito dalla premiata ditta torinese ALBERTO BOLAFFI, medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale dell’industria e del lavoro in Torino 1911. Prima di passare alle offerte commerciali che comprendono materiale per tutti i gusti e per tutte le borse, Alberto Bolaffi, con un preciso vademecum formativo, inizia l’affascinante favola cosi:

“Note filateliche. Per quanto a lungo si risalga nella storia della civiltà, sempre si troveranno abbinati questi due desideri rispondenti a due reali necessità: corrispondere con gli amici e con i parenti lontani, battere moneta per facilitarne gli scambi commerciali. Se con la moneta si scambiavano gli oggetti di prima necessità, con le epistole si agevolava il collocamento di quanto si aveva di superfluo e si procurava alla propria mente, alla propria intelligenza l’alimento spirituale”.

Egli dedica inoltre dieci paginette all’ origine della posta, alla introduzione del francobollo nel mondo ed ai primi francobolli dei Ducati Italiani. “Tutti questi francobolli non rimasero in corso troppo tempo; i destini della patria si compivano, il francobollo del Regno Sardo, unico e solo, ebbe poi corso in tutta la penisola. E la raccolta dei francobolli, specie per noi italiani, dovrebbe essere cara ed oggetto di amorevoli cure. Il Foscolo esortava gli italiani alla storia, oggetto di studio e di ricerca. Con il capitolo “Dell’arte della raccolta”, Alberto Bolaffi conclude con le seguenti belle parole: “Perchè la collezione è scienza, ma anche arte, ed occorre avere o formarsi un temperamento di artista per poterla apprezzare, per godere di quella dolcezza che scende dal cuore e, come dice il poeta: intender non la può chi non la prova”.
Qualcuno aveva gettato questo prezioso libriccino. E’ stata una fortuna per me averlo recuperato e aver così potuto trarre nuovo impulso e ispirazione per la mia appassionata ricerca.

“ Dedico questa mia ricerca a chi ha la cura e la passione di riconoscere il senso estetico con l’intelligenza del cuore, a tutti coloro a cui brillano gli occhi nel percepire l’arte del bello, del raro mai disgiunto da bellissimi pensieri ”

Potresti anche essere interessato a...

la Collezione

Gli oggetti presentati in questo sito ( e molti altri non citati ) fanno parte di una vastissima collezione personale e possono essere visitati, su richiesta, contattando direttamente la proprietaria Giannarosa Righetti Mazza.

scopri la collezione

il Libro

E' disponibile un bellissimo libro a colori di questa Collezione: sono circa 200 pagine ricche di illustrazioni e dettagliati contenuti descrittivi, per tutti coloro che hanno amato gli oggetti presentati in questo sito.

acquista il libro