Dopo l’abbandono della città di Bologna da parte delle truppe austriache avvenuto la notte tra l’11 e il 12 giugno 1859, venne abbattuta l’insegna pontificia e proclamata la fine del potere temporale e il tricolore sventolò allora nelle strade della città. Le legazioni Pontificie (Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì) si ribellarono al Governo Pontificio e fu costituito il Governo Provvisorio delle Romagne il 12
giugno 1859.
Si decise subito l’emissione di propri francobolli, che furono stampati a Bologna dalla Tipografia Governativa Della Volpe, i quali però furono pronti solo verso fine estate.
Nel frattempo continuò l’uso dei valori pontifici, le cui scorte, specie per i piccoli valori, si ridussero al punto da costringere a frazionamenti e al ritorno ai vecchi sistemi di esenzione delle tasse postali.
1 luglio 1859 – Piccola lettera di carta colorata diretta a Cascina (Pisa) e affrancata con 2 e 3 bajocchi. Al verso annullo lineare in partenza da Brisighella (Ravenna). Interessante periodo di uso dei francobolli dello Stato Pontificio durante il Governo Provvisorio che precede la nuova emissione del 1 settembre 1859 del nuovo Stato delle Romagne Indipendenti.
24 dicembre 1859 – Da Ferrara, piccola lettera ripiegata a busta, affrancata con 2 bajocchi Giallo, nuova emissione in uso nel territorio delle Romagne libere.