Il Granducato di Toscana ben amministrato anche postalmente, con l’introduzione dei nuovi francobolli adesivi dell’aprile 1851 continuò ad utilizzare alcuni bolli di fogge settecentesche di periodo precursorio in alcuni dei suoi 172 uffici postali. (…)
Esteticamente valida la scelta del soggetto (unico per tutti i francobolli): il leone di Etruria detto Marzocco, immagine di impatto simbolico.
Nulla cambia nel periodo di Governo Provvisorio ad eccezione del cambio di valuta (da quattrini, soldi e crazie si passa al meno complesso sistema decimale con Lire toscane e centesimi). I francobolli rimangono pressappoco i medesimi, come fattura mentre sparisce il Marzocco e appare lo scudo dei Savoia.
Piccola bustina affrancata con il 9 crazie viola bruno scuro su azzurro (tinta rara) ben marginato, spedita da Firenze per Parigi il 20 dicembre 1852.
Lettera di colore rosa molto insolita per una lettera commerciale ed estremamente bella per ricevere il francobollo da 6 crazie azzurro vivo 2a emissione di buoni margini.
All’interno dettagliato listino di borsa d’epoca scritto in bella calligrafia.