gli Auguri di grandi e piccini

L’usanza di inviare biglietti si può far risalire agli antichi cinesi per aver scambiato per primi messaggi augurali. Anche il popolo egizio, famoso per aver creato la preziosa carta di papiro, fu molto attento ai cerimoniali di cortesia.
Già dal XV secolo, cartoline augurali fatte a mano venivano scambiate in Europa e più tardi, nel 700, fu un proliferare di biglietti semplici, privi di decorazioni. (…)
Ottocenteschi auguri, felicitazioni, compleanni e quant’altro in espansione in tutto il mondo, in stili più o meno elaborati per sottolineare sentimenti o ricorrenze ebbe a crescere. Le bustine con interni decorati e biglietti per le formalità di convenzioni sociali ci rimandano una storia del costume di allora davvero interessante. (…)
La corrispondenza dei piccoli inizia con l’alfabetizzazione e la modernizzazione dell’istruzione scolastica. Le letterine di Natale per Mamma e Papà sono così significative nel lasciarci quanto di più ingenuo e rispettoso e, a volte struggente, il sentire del piccolo nell’onorare i genitori.
L’usanza era di porre le belle letterine allora in voga sotto il piatto di ambedue i genitori all’inizio del pranzo di Natale. I genitori dovevano sempre mostrare grande sorpresa.


In periodo successivo apparvero lettere e buste interamente trinate con sistemi vari, allora molto in voga. 1892 – Elegante lettera di auguri di compleanno all’amorevole mamma dalle figlie Maria e Ida:

“Carissima Mamma, il lieto ritorno di questa circostanza non ci fa dimenticare la riconoscenza e l’affetto filiale che nutriamo in cuore per Te, perciò se ascoltar dovessimo tutto ciò che il cuore ci detta, non sapremmo a parole esprimerci…
Oh quello certo che il buon Dio per i meriti della Tua Santa Protettrice faccia discendere sopra di te ogni Celeste Benedizione, e che voglia conservarti per molti e molti anni al nostro sincero amore, promettendoti di essere sempre docili ed ubbidienti affinchè possiamo renderti felice in ricambio delle molte cure che ci prodighi. Accetta, cara mamma i semplici auguri che dettati dal cuore t’inviamo chiedendo la tua Benedizione.
Aff.me figlie Maria Ida.”


Biglietti di gusto ottocentesco, con romantiche applicazioni in seta.


Per l’amico Gigi, il “romantico Cesare” (così è firmata la lettera) ha scelto carta e busta significative per un’amicizia particolare.

“Gigi mio carissimo, mi è stata ben gradita la tua lettera, che io già aspettava con impazienza da alcuni giorni, sembrandomi quasi impossibile, che tu ti fossi dimenticato di me… Bramava di vederti quest’anno, ai primi di Dicembre come avrai inteso entrerò all’accademia militare di Modena per uscirne dopo 16 mesi ufficiale…
Per sempre tuo aff. Cesare”

“ Dedico questa mia ricerca a chi ha la cura e la passione di riconoscere il senso estetico con l’intelligenza del cuore, a tutti coloro a cui brillano gli occhi nel percepire l’arte del bello, del raro mai disgiunto da bellissimi pensieri ”

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