Ben lontani dall’ufficialità e dalla seriosità degli en-tête del passato (ad esempio degli AQ di Venezia con il simbolo dello stato impersonificato del Leone di San Marco) le carte intestate e i messaggi pubblicitari portano l’innovazione dell’immagine quale segno del significante. Immediata riconoscibilità, comunione degli slogan, condivisione degli ideali sono gli aspetti nuovi portati dagli en-tête francesi conosciuti in Italia attraverso le truppe napoleoniche. Da qui il passaggio dal mondo della burocrazia a quello produttivo il passo è stato breve. Gli en-tête diventano da ideologici a strumentali. Ecco che nelle intestazioni successive appaiono i macchinari, le fabbriche, i fumaioli: tutto quanto rappresenta un compromesso fra modernità e voglia di mostrare il proprio prodotto o la capacità produttiva.
Sedici Vendemmiatore Anno primo della Repubblica Cisalpina una indivisibile.
Lettera d’ufficio di periodo napoleonico con bellissima en-tête allegorica.
Da notare che il foglio d’ufficio con le date stampate e cancellate relative al periodo precedente l’occupazione napoleonica della Repubblica Cispadana e riusata dalla Municipalità di Finale (molto attenta agli sprechi) diretta alla Commisione di Sanità per conocere i mezzi e le regole per le spese sanitarie elencate…
Lettera intestata diretta a Calcinate (Bergamo) da un negozio di cere di Lecco (Como). E’ da notare l’en-tête ottenuta mediante incisione su rame.
La lettera venne affrancata con un’esemplare del Lombardo Veneto da 15 Centesimi Rosa carminio 2°tipo.